BACK TO COMMODORE'S GAME SELECTION
DONALD DUCK'S PLAYGROUND
Donald Duck's Playground è un videogioco educativo di tipo economico sviluppato nel 1984 da Sierra On-Line per Commodore 64. Il protagonista del titolo è Paperino, celebre personaggio Disney. Il gioco, in seguito convertito per Atari ST, Amiga, Apple II, PC booter e CoCo, è stato programmato da Al Lowe, noto per la serie Leisure Suit Larry.
TRAMA
Paperino vuole comprare dei giocattoli per costruire un parco giochi per i nipotini Qui, Quo e Qua. Per potersi permettere i giocattoli deve giostrarsi tra quattro differenti lavori in varie zone di Paperopoli. I materiali da acquistare sono venduti da tre negozi gestiti rispettivamente da Minnie, Topolino e Pippo.
GAMEPLAY
In Donald Duck's Playground dovremo anzitutto selezionare il livello di difficoltà. Nei livelli intermedio e avanzato l'azione di gioco sarà leggermente più veloce ma, in cambio, il lavoro frutterà maggior quantitativi di denaro. La schermata principale mostra una via della città in prospettiva, con i negozi sulla sinistra e i luoghi di lavoro sulla destra. Qui il giocatore può muovere Paperino e mandarlo nel luogo desiderato. Ciascuno dei quattro lavori è un gioco del tutto differente:
FERROVIA: appare una mappa di una rete ferroviaria e bisogna controllare sei scambi per far viaggiare nel minor tempo possibile un treno tra diverse destinazioni.
Il centro di controllo della ferrovia.
|
NEGOZIO DI GIOCATTOLI: appare una grande scaffalatura su cui Paperino si muove grazie a una scala scorrevole. Man mano che arrivano giocattoli bisogna portarli allo scaffale corrispondente.
Il negozio di giocattoli è una delle attività più rischiose: il terremoto potrà farvi perdere quanto guadagnato in precedenza.
|
ORTOFRUTTA: la frutta viene lanciata da un camion parcheggiato, bisogna prenderla al volo e metterla nella cassa giusta.
L'ortofrutta è un minigame divertentissimo: se mancherete uno dei lanci Paperino si lamenterà per quanto accaduto.
|
AEROPORTO: un nastro trasportatore porta scatole contrassegnate da tre lettere, Paperino deve prenderle e lanciarle nel corrispondente carrello di un trenino bagagli.
L'aereoporto richiederà di smistare la posta verso altre destinazioni.
|
I negozi invece sono gestiti da un singolo venditore (mostrato vicino alla cassa nell'intento di tenere i conti). In una finestrella sarà possibile selezionare gli oggetti da comprare e che successivamente porteremo al parco giochi pensato per Qui, Quo e Qua. Il parco giochi sarà raggiungibile sempre dalla strada principale.
I negozi dai quali acquistare sono gestiti dai più conosciuti personaggi Disney.
|
DONALD DUCK'S PLAYGROUND: LONGPLAY
COMMENTO: In Donald Duck's Playground adoravo raccogliere la frutta al volo e tirare le missive dentro i carrelli per la corrispondenza in partenza dall'aeroporto. Mi annoiavo invece nella gestione dei binari ferroviari, o peggio, nel riporre i giocattoli sugli scaffali. Del titolo però, data anche la mia tenera età, trovavo attraente non tanto l'idea di riempire il parco giochi (fine ultimo di Paperino) quanto quella del racimolare soldini.
Probabilmente era vero, il gioco aveva l'implicito fine di far comprendere a chi giocava il valore del denaro guadagnato attraverso lo sforzo lavorativo. Non so se Al Lowe abbia davvero pensato a questo durante la programmazione di Donald Duck's Playground, ma il risultato era davvero soddisfacente e funzionale (lo è ancora oggi).
Il titolo in se non ha una fine (comune a quei tempi); una volta riempito il parco giochi è possibile continuare a lavorare. Ogni nuovo oggetto acquistato viene automaticamente allocato in uno spazio vuoto del parco, ma è possibile spostarlo di posizione successivamente. In assenza di spazio ogni nuovo oggetto sostituisce randomicamente uno di quelli già installati. Personalmente avrei preferito si potesse raggiungere una sorta di finale, uno pseudo filmato dove tutti e 3 i nipotini di paperino fossero impegnati a divertirsi nel parco con le diverse attrazioni, tanto per dirne una, ma ... pazienza. Donald Duck's Playground in fin dei conti è uno di quei titoli che ti rendi conto, non è tanto importante finirlo, ma per dirla con le parole di una famosa citazione: "Non importa cosa trovi alla fine di una corsa, l'importante è quello che provi mentre stai correndo"
La grafica del titolo risulta essenziale e simpatica e tutto sommato sufficiente allo scopo che il gioco si propone. I controlli sono elementari (come del resto sono le azioni da compiere) mentre colpisce la fattura degli effetti sonori: carini gli effetti di decollo dell'aereo o le lamentele di Paperino quando manca il lancio di un ortaggio.
Certo, se cercate emozioni forti e azione, il titolo appena descritto non è la scelta che fa per voi. Ma se come me ci avete giocato per qualche giorno, quando avevate si e no 5-6 anni, non potrete non sentire una certa nostalgia riguardandolo sullo schermo.
Un buon uso di colori e dettagli. Forse migliorabile, ma nel complesso adatta allo scopo.
Il titolo propone un esperienza di gioco semplice e divertente per un pubblico di giovanissima età riuscendoci pienamente.
Simpatico motivetto quando Donald cammina per strada. Buoni anche gli effetti audio.
Non particolarmente longevo, a meno che non ci si rifersca ad un pubblico di piccolissimi.
VOTO FINALE
7,5
BACK TO COMMODORE'S GAME SELECTION